Venerdì 24 gennaio 2025
Primo monitoraggio del 2025.
Ore 13, nuvoloso, vento debole, aria 12°C.
Nei grafici qui sotto i risultati, che sono interessanti e confermano alcuni meccanismi particolari nel nostro lago, emersi già nel 2024.
LETTURA:
Il lago ha raggiunto quasi l’omeotermia (lo stato in cui la temperatura è constante in tutto il lago), che è la condizione indispensabile per un rimescolamento completo. Per arrivarci, mancherebbe ancora un lungo periodo di venti intensi e freddi. I pochi giorni di tramontana forte di questo mese non sono stati sufficienti.
Se lo guardiamo bene, il profilo della temperatura dimostra degli scalini che indicano l’esistenza di alcuni strati distinti nelle acque del lago. Nei profili verticali delle sostanze disciolte e sospese nell’acqua (come ossigeno e clorofilla), essi si distinguono più chiaramente:
Da rilevare anche un altro punto: la bassa concentrazione della clorofilla fino a una profondità di 60 metri, che significa che la produzione di fitoplancton nella zona eufotica (dove penetra la luce del sole) tramite fotosintesi non è intensa. Il motivo più probabile ne è che in questo strato mancano i nutrienti (in particolare il fosforo) che è rimasto ancora accumulato nello strato profondo; anche l’insolazione ridotta quest’anno ci dà il suo contributo.
Questo dato viene confermato dal valore abbastanza elevato di 8.6 metri della trasparenza in superficie TS (trasparenza Secchi) rilevata tramite il disco di Secchi.
Il fatto, che il fosforo rimane sequestrato in profondità, porta a un rallentamento dell’eutrofizzazione, ma anche a un’alterazione dell’ecosistema del lago in profondità, da ricco di ossigeno (ossico) come in un lago sano, a povero di ossigeno (ipossico) e senza ossigeno (anossico), dove vivono solo organismi che non si trovano nel lago "sano".
Un’altra conseguenza della debole produzione primaria è, che viene a mancare la concomitante produzione (tramite fotosintesi) di ossigeno nello strato superficiale.
Trovato al centro del lago: