Ottobre 2021- Geotermia: Il Consiglio di Stato dà il via libera alla centrale di Castel Giorgio
La Sezione Quarta del Consiglio di Stato ha accolto gli appelli della società ITW-LKW Geotermia Italia e ha dato sostanzialmente il via libera alla realizzazione dell’impianto pilota geotermico di Castel Giorgio che da ormai quasi dieci anni è motivo di grande preoccupazione per le comunità dell'altopiano dell'Alfina, a confine tra Lazio e Umbria.
Il presidente del collegio, il giudice Luigi Maruotti, conclude così la sua sentenza: “Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta), definitivamente pronunciando sugli appelli riuniti così come in epigrafe proposti (ricorsi nn. 3024/2021, 3289/2021 e 3295/2021 R.G.), così provvede: a) accoglie gli appelli principali proposti dalla ITW LKW Geotermia Italia nei procedimenti nn. 3024/2021, 3289/2021 e 3295/2021; b) accoglie gli appelli incidentali proposti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nei medesimi procedimenti nn. 3024/2021, 3289/2021 e 3295/2021; c) respinge l’appello incidentale proposto dal Comune di Castel Giorgio ed altri nel procedimento n. 3289/2021; d) respinge gli appelli incidentali proposti dalla Regione Lazio e dalla Regione Umbria nel procedimento n.3024/2021; e) per l’effetto, in riforma delle sentenze impugnate, respinge tutti i ricorsi di primo grado (nn. 8204/2015, 13903/2019, 13938/2019, 13939/2019 e 14585/2019 R.G. TAR Lazio Roma); f) compensa per intero fra tutte le parti le spese dell’intero giudizio”.
Nei passaggi della sentenza, spiccano le considerazioni sul rischio sismico che può interessare la zona dell’Alfina e quelle confinanti. I giudici del Consiglio di Stato non accolgono né le osservazioni relative al rapporto Ichese né quelle riguardanti i terremoti indotti causati dalla centrale francese di Vendenheim nei pressi di Strasburgo; eppure scrivono: “Bisogna ricordare che si parla di aumento del rischio e non di creazione di un rischio prima inesistente. Come è noto, infatti, un campo geotermico è per definizione una zona geologicamente attiva: il Comune di Castel Giorgio non fa eccezione, dato che si trova comunque in zona sismica, anche se a sismicità bassa, e nella sua storia ha registrato distruzioni ad opera di terremoti”.
Inoltre il Consiglio di Stato ricorda agli amministratori che: “Sull’impianto realizzato gli organi competenti dovranno esercitare la necessaria vigilanza, provvedendo a sospenderne o a fermarne l’esercizio nel momento in cui, in base ad una corretta e completa istruttoria, emergessero profili di sua pericolosità, a maggior ragione tenendo conto che si tratta di un impianto pilota, volto quindi a verificare se e in che modo la risorsa sia sfruttabile in condizioni di economicità e sicurezza”.
Motivazioni contraddittorie, prive di fondamenti scientifici, totalmente a senso unico ci spingono ad andare avanti nella battaglia contro questo impianto pericoloso. La nostra Associazione insieme ai cittadini del comprensorio e ai 30 Sindaci che si sono opposti alla geotermia nel territorio vulsino non si fermeranno.