ULTIMORA GEOTERMIA SULL’ALFINA: UNA BUONA NOTIZIA
Il presidente della Commissione Ambiente della Regione Lazio Enrico Panunzi ha inviato ai portatori di interesse (Sindaci ed Associazioni Ambientaliste) il seguente messaggio.
Carissimi,
oggi pomeriggio la VI Commissione consiliare permanente che io presiedo ha votato all’unanimità una proposta di risoluzione, da me presentata, che allego in copia, con la quale si chiede di sospendere tutte le procedure per le autorizzazioni delle concessioni per la ricerca e la coltivazione delle risorse geotermiche a media e alta entalpia e nella quale si impegna la Giunta regionale a prendere tutte le iniziative necessarie presso i ministeri competenti. Tutto ciò fino alla predisposizione di una carta idrogeotermica regionale, così come prevista dal comma 3, articolo 5 della legge regionale n. 3 del 21 aprile 2016, che identifichi le aree potenzialmente sfruttabili in coerenza anche con le previsioni degli orientamenti europei e in linea con la strategia energetica nazionale, nelle quali, soprattutto, applicando il principio di precauzione, non vengano adottate decisioni atte a permettere l’insediamento di impianti pilota che possano essere fonte di danno o pregiudizio alla popolazione residente e al territorio.
Cordialmente
Enrico Panunzi
Nota. Con l’occasione si ricorda che le procedure autorizzative del Proponente ITW&LKW per l’impianto geotermico pilota di Castel Giorgio in Umbria sono iniziate circa due anni prima di quelle di Torre Alfina nel Lazio. Per Castel Giorgio le autorizzazioni dei Ministeri sono ormai già state rilasciate e per concludere l’iter manca solo l’atto d’intesa della Regione Umbria. La Presidente della Giunta Catiuscia Marini il 29 giugno poteva chiedere alla sua Giunta di deliberare parere contrario a detto atto d’intesa cancellando una situazione che sta preoccupando molto la popolazione dell’orvietano e dintorni. Purtroppo non lo ha fatto ed ha avviato una procedura dilatoria per motivi sconosciuti pur avendo tutti gli elementi necessari negare l’intesa e cioè il parere contrario di 25 sindaci, relazioni tecniche inoppugnabile e 300 morti per i terremoti avvenuti in zone non lontane. E’ lecito supporre che la procedura dilatoria avviata dalla Giunta abbia la finalità di attendere il referendum sulla costituzione che toglierebbe alle regioni ogni potere decisionale in fatto di geotermia per cui rimarrebbe valida la sola autorizzazione già rilasciata dai Ministeri. La Presidente Catiuscia Marini si sta quindi assumendo una responsabilità molto pesante e poco trasparente nei confronti dei suoi stessi elettori
Per quanto riguarda Torre Alfina, a causa dello sfasamento di due anni delle procedure amministrative, la risoluzione della Commissione VI del Lazio è avvenuta prima che i Ministeri competenti abbiano rilasciato quelle autorizzazioni che sono state concesse per Castel Giorgio. Si può ora ragionevolmente sperare che i ministeri recepiscano il messaggio ed applichino il principio di precauzione invocato dalla Commissione VI del Lazio e che sospendano tutte le procedure autorizzative in attesa di nuovi e precisi orientamenti. Si può anche sperare che la Presidente Marini recepisca il messaggio laziale e che, dopo tante vittime e tante macerie, abbia un ravvedimento operoso prima della data del referendum. La colpa di eventuali disastri non è tanto di chi chiede le autorizzazioni, ma di chi le concede o fa in modo che siano concesse.
Piero Bruni – Associazione Lago di Bolsena