INQUINAMENTO FOGNARIO
Il sistema fognario che raccoglie i reflui dei comuni lacustri è costituito da un collettore principale lungolago. Questo convoglia i liquidi fognari dei centri abitati che si trovano all'interno del bacino imbrifero del lago. Le "bretelle" sono le tubazioni di collegamento tra i singoli comuni e il collettore principale. Il collettore inizia a Gradoli e, dopo aver raccolto i reflui dei centri abitati che si trovano lungo il suo percorso, raggiunge il depuratore ubicato sul fiume Marta. Vi è poi un tratto breve che da Capodimonte arriva a Marta. Il collettore costituisce l'opera più importante a protezione del lago dall'inquinamento, mentre il depuratore protegge l'emissario le cui acque raggiungono il Mar Tirreno.
Il collettore è attivato da 20 stazioni di pompaggio in serie. Segue un percorso alternando salite e discese per far scorrere i liquami fognari fino all'emissario: ciascuna stazione di pompaggio solleva i liquami fino ad una certa quota raggiunta la quale i liquami scendono per caduta fino alla stazione successiva.
Secondo il progetto ciascuna di queste stazioni dovrebbe essere provvista di pompe di riserva, un generatore elettrico che si avvia in mancanza di corrente, un serbatoio di accumulo, uno scarico di troppo pieno. Nel corso degli anni tutto l'impianto si è deteriorato e spesso si verifica il fermo di una delle stazioni di pompaggio con conseguente sversamento di liquami nel lago.
Un ulteriore problema è costituito dagli sversamenti abusivi e dall'assenza del tratto di collettore a ponente dove vi sono campeggi, bar, ristoranti, case isolate, ecc.
Gli sversamenti frequenti e prolungati sono inammissibili per un lago il cui tempo di ricambio è di 300 anni (ossia che praticamente non ha ricambio). Essi costituiscono la principale causa dell'eutrofizzazione.